Autocad è un programma informatico semplice ed intuitivo utilizzato dalle figure tecniche per realizzare progetti edili. Con Autocad è possibile progettare in maniera immediata, dettagliata ed anche in 3D! Rispetto al metodo cartaceo risulta essere più veloce, sia per quanto riguarda la progettazione stessa che le eventuali modifiche da effettuare o particolari grafici da inserire. I disegni risultano essere inoltre più precisi e “puliti”: niente sbavature di china, niente cancellature…
Se prima ci si mettevano innumerevoli giorni per la realizzazione di un singolo progetto, ora bastano poche ore.
Qui sotto potete ammirare un lavoro di una futura geometra semplificato graficamente da una futura grafica!
Anche quest’anno la sezione grafica della nostra scuola ha deciso di prendere parte al concorso “Questa volta metti in scena…” promosso dall’associazione Opera Viva.
L’opportunità di mettersi alla prova con i propri elaborati è sempre emozionante e ci permette di confrontarci anche con le altre scuole. Negli ultimi anni ci siamo levati parecchie soddisfazioni. Ogni anno abbiamo portato a casa qualche premio. Lo scorso anno il nostro compagno Tommaso Perich ha interpretato a modo suo “Pinocchio”.
Ci ha detto che “Con tutti gli spunti che ho ricevuto grazie all’aiuto del professor Freni e alle mostre alle quali ci è stato permesso di accedere mi è venuta questa idea della mano che stritola pinocchio, da guardare in chiave comico/satirica” e continua dicendo “La mano infatti potrebbe rappresentare i poteri forti che stritolano pinocchio che a sua volta impersona noi persone comuni.”
Quest’anno la nostra scuola si è distinta ancora una volta dalle altre vincendo molti premi in ogni ambito. Qui di sotto Clara Devescovi (in compagnia del Prof Freni), vincitrice del primo premio per quanto riguarda la categoria “Mixed media” e del premio speciale della giuria “Meraviglia” per l’elaborato che ha più stupito i giudici della commissione.
Il lavoro di Clara non si presta a una rappresentazione bidimensionale quale è la fotografia, di conseguenza daremo spazio a un’opera che riteniamo interessante per la delicatezza assoluta. L’autrice è la nostra compagna Veronica Genna.
Il Carnevale muggesano è una festa che ha origini antichissime, se nel passato l’obiettivo era quello di non farsi riconoscere, di solito attraverso l’uso di maschere, ora l’obiettivo principali è esibirsi di fronte a tutti. Tutti si travestono e non vedono l’ora di mostrarsi con pittoreschi costumi sopra a stravaganti carri creati dalle varie Compagnie, dando vita ad un “teatro di strada”.
A Muggia è tradizione radicata, ci sono 8 Compagnie: Lampo, Bulli e Pupe, Bora, Trottola, Bellezze Naturali, Ongia, Mandrioi e infine Brivido.
Durante l’ultima sfilata la Compagnia Brivido con il tema “Discovery… Travel&Living” si aggiudica la 66esima edizione del Grande Corso Mascherato, grazie a tutti gli artigiani, i sarti, i costumisti e tutti coloro che con grande dedizione si sono resi disponibili alla creazione dei meravigliosi carri.
Questa infografica, realizzata da una studentessa di seconda, è derivata in parte da un brano presente sul libro di testo di inglese. Ispirata da questo insolito contenuto ha deciso di utilizzare “Canva” (potete vedere qui di cosa stiamo parlando) per approfondirlo.
Il progetto Greenlab fa nascere delle imprese ipotetiche dirette dagli alunni che si impegnano a produrre cosmetici; queste nascono nel 2018 nelle classi terze dell’indirizzo sanitario ed ambientale, sotto la supervisione della professoressa Micheli i “dipendenti” si improvvisano contabili ma anche chimici per coprire ogni attività svolta da un’impresa.
Grazie alla collaborazione dei compagni dell’indirizzo Costruzioni Ambiente e Territorio viene creata una vera e propria piantina dello stabile dell’azienda, ma il progetto prevede anche degli approfondimenti sui lati organizzativi ed economici, tenuti da un docente di economia che spiega agli alunni le caratteristiche delle aziende ma non solo.
Gli alunni, infine, svolgono delle ricerche per individuare quali materie prime utilizzare per i propri prodotti e creare delle vere e proprie ricette che vengono poi sviluppate in laboratorio.
I prodotti marchio Greenlab vengono presentati ogni anno in occasione degli open day, dove viene riprodotta la procedura di produzione dal vivo.
Le foibe sono le cavità naturali presenti nella Venezia Giulia. In esse sono state gettate migliaia di persone colpevoli di essere italiane o contrarie al regime comunista jugoslavo. I condannati venivano schierati sugli argini delle foibe. Precipitando nell’abisso, morti o gravemente feriti, furono così condannati a sopravvivere per giorni sui fondali delle voragini.
La violenza aumentò nella primavera del 1945: alla fine della Seconda guerra mondiale l’esercito jugoslavo occupò Trieste, riconquistando i territori che, alla fine della Prima guerra mondiale erano stati assegnati all’Itala. I primi a finire in foiba furono carabinieri, poliziotti e guardie di finanza, nonché le figure istituzionali e di riferimento per le comunità. Siccome la questione è particolarmente complessa, linkiamo il vademecum scritto da un gruppo di storici dell’Irsrec FVG.
La nostra scuola il 10 febbraio sarà presente alla cerimonia commemorativa. Ricorrenze così importanti e che hanno segnato profondamente l’identità della nostra città sono per noi un’occasione di riflessione sui drammi e le dittature che hanno coinvolto i nostri territori.
Noi lo chiamiamo logo, ma si può veramente definire tale??
Come raccontato dagli studenti del corso di grafica, il termine corretto per definirlo è “MARCHIO”. Seppure la differenza tra i due non sia ben nota, essa è sostanziale. Mentre il marchio ritrae l’immagine di una determinata azienda, il logo rappresenta un singolo prodotto creato da essa.
Come abbiamo iniziato?
Per la realizzazione del nostro marchio ci siamo ispirati al nome del blog “Ora Buca” ed alle sue caratteristiche. Le idee principali riguardavano le varie rappresentazioni della parola ora, intesa come scolastica, di 55 minuti, ed orologio.
E la realizzazione?
Veronica, studentessa di 5Ag, ha utilizzato l’applicazione “Procreate” su iOS. Ti dà la possibilità di disegnare a portata di penna digitale. Veronica disegna spesso nei luoghi più disparati ed è la dimostrazione di come la tecnologia sia al servizio della nostra fantasia e non viceversa.
Il marchio, nella sua semplicità, richiama i colori del Deledda-Fabiani (verde e blu) ed i 55 minuti… …per copiare!
Canva è un programma che stiamo utilizzando per creare progetti e infografiche di qualsiasi tipo. Se devi sviluppare presentazioni per la scuola, per lavoro o per presentare un tuo progetto…. Canva fa per te! Può aiutarti a esporre al meglio il tuo lavoro, azzerando la noia di chi guarda e aiutando lo spettatore ad interpretare le tue idee. Con il webtool (o l’app) gratuito per le presentazioni di Canva puoi accedere a centinaia di fantastici layout per creare qualsiasi tipo di presentazione. Puoi scegliere le immagini, i caratteri, le foto e i colori per trasmettere meglio il tuo messaggio con il tuo stile. Oltre a tutto ciò si possono fare volantini, post e perfino storie di Instagram!
Ti è mai capitato di camminare guardando a terra per non inciampare e cadere? Forse, in alcuni casi inciampare può essere d’aiuto per conoscere la storia dei nostri concittadini.
Le classi dell’indirizzo CAT hanno partecipato a un progetto per la collocazione di alcune pietre di inciampo per le vittime della Shoah. Qualche volta camminare con lo sguardo basso può tornare utile e inciampare in qualcosa può rivelarsi più commovente che dannoso.
Le Stolpersteine sono dei Sanpietrini (15×15) che riportano sulla sommità, placcata in un metallo dorato, i nomi degli Ebrei deportati. La collocazione non è casuale: ogni pietra è posta proprio di fronte alla casa dello sfortunato concittadino.
Ricordo in particolar modo la famiglia Löwi, abitavano in via Petrarca, vicino al viale XX Settembre, una zona che frequento e amo particolarmente. Immaginare che a pochi metri da quel luogo di svago si sia verificata un’atrocità tale, mi fa spesso riflettere e pensare.
Enrico e Lidia, padre e figlia. Scomparsi ad Auschwitz.
Frequentemente gli adulti ci dicono di guardare avanti, ma in alcuni casi è opportuno guardare a terra.
Quest’anno, il mio ultimo anno al Fabiani, parteciperò al progetto promosso dal Comune e dalla Comunità Ebraica di Trieste con destinazione Terezin, uno dei tanti campi di concentramento nazisti.
Un “pellegrinaggio” necessario per comprendere a fondo la Shoah.
PS: Il resoconto del viaggio lo leggerete ad aprile.
Ugo Panella, fotografo, fotogiornalista e scrittore, inizia il suo percorso lavorativo negli anni ‘70 con la documentazione per immagini della guerra civile del Nicaragua (nell’America centrale). Tutt’ora, dopo quasi 50 anni nel mestiere, Panella continua ad immortalare momenti significativi di innumerevoli culture presenti nei Paesi in via di sviluppo.
Oggi ha tenuto una conferenza, intitolata “I sotterranei dell’umanità”, con il contributo del Comune di Trieste e coorganizzata da Silvia Palombi, coofondatrice della casa editrice “Charta”, e dal nostro Professore Antonio Freni.
Panella e Freni
Alcune classi hanno partecipato alla conferenza ed hanno potuto riflettere sulle diverse realtà vissute.
Dall’Afghanistan alla Calabria, dal Bangladesh alla Grecia: uno sguardo attento capace di cogliere la dignità umana anche nei contesti più crudi.
Le parole appassionate hanno portato ad uno spontaneo coinvolgimento emotivo e ad una discussione interessante al termine della conferenza.